Associazione Sentiero Rosso ONLUS

Dal 1999 a fianco dei Nativi Americani

Viaggi nelle riserve dei nativi americani: programmi ed itinerari futuri

Dal 1999 nelle riserve indiane. Vieni con noi nelle riserve per aiutare i lakota, gli apache, i navajo, gli hopi, gli zuni, i cherokee ecc. a preservare la loro cultura, le loro cerimonie, la loro storia. 

 

Segui questa pagina per gli aggornamenti sui viaggi nelle riserve degli indiani d'America per il 2020

Luoghi e Località

Alcuni luoghi ed alcune località che solitamente visitiamo durante i nostri viaggi annuali nelle riserve dei nativi americani.

Libri

Sezione dedicata ai libri, soprattutto scritti da ragazzi  "freelance"

Richard Giago

Un grande artista, Oglala, che insegna ai ragazzi come fabbricare ed usare gli archi tradizionali, acquistabili da tutti.

The Quilt Maker

Le meravigliole coperte lakota fatte da Carol, che potete acquistare da lei direttamente.

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Sentiero Rosso, dal 1999 nelle riserve degli indiani d'America

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LA SACRA PIPA, CHANUPA WAKAN


Ho curato gli uomini con il potere che passò attraverso di me. Certamente, non fui io a curare, ma il potere del mondo divino, le visioni e le cerimonie mi fecero strumento attraverso il quale il potere giunse fino agli uomini"
"Se mai avessi pensato di averlo fatto da solo, mai il potere sarebbe passato attraverso di me. Cosi' tutto quello che avrei potuto fare sarebbe stato sciocco."

Il Tramonto

Allora, io ero là, sulla piu' alta delle montagne, e tutto intorno a me c'era l'intero cerchio del mondo. E mentre ero là, vidi piu' di ciò che posso dire e capii piu' di quanto vidi; perché stavo guardando in maniera sacra la forma spirituale di ogni cosa, e la forma di tutte le cose che, tutte insieme, sono un solo essere. E io dico che il sacro cerchio del mio popolo era uno dei tanti che formarono un unico grande cerchio, largo come la luce del giorno e delle stelle, e nel centro crebbe un albero fiorito a riparo di tutti i figli di un'unica madre e di un unico padre.
E io vidi che era sacro...
E il centro del mondo e' dovunque.

Tanto tempo fa' mio padre mi raccontò quello che suo padre gli disse. Disse che un tempo c'era solo un Sacro Uomo Lakota, chiamato "Drinks Water", che sognava quello che sarebbe successo...Lui sogno' che i "quadrupedi" sarebbero ritornati alla Terra, e che una strana razza avrebbe tessuto una rete intorno ai Lakota. Egli disse: "Tu vivrai in case grigie quadrate, in una terra sterile..." Qualche volta i sogni contengono piu' saggezza della realta'. (1932)

ALCE NERO E LE CERIMONIE SACRE DEI LAKOTA

Joseph Brown ha vissuto con Alce Nero negli inverni del 1947 e del 1948 per cercare di capire l'immensità della spiritualità Lakota.
"Ho conosciuto molti vecchi Indiani di grande santità, ma la forza spirituale di Alce Nero era unica, e sono certo che è stata sentita da tutti quelli che lo hanno avvicinato. Nato fra il 1860 e il 1865, egli aveva visto i giorni in cui la gente sua vagava per le pianure a caccia di bisonti; poi aveva combattuto contro i Bianchi sul Little Big Horn (meta del nostro prossimo viaggio di luglio ndr) e sul torrente Wounded Knee (idem ndr). Era cugino del grande capo-sacerdote Cavallo Pazzo e aveva conosciuto Toro Seduto, Nuvola Rossa e Cavallo Americano. Aveva avuto molte visioni e ricevuto uno speciale potere che avrebbe dovuto usare per il bene del suo popolo. Questa missione ossessionò Alce Nero tutta la vita e gli fu causa di molte sofferenze perchè, sebbene gli fosse stato dato il potere di guidare la sua gente lungo la via sacra degli Avi, egli non aveva compreso con quali mezzi avrebbe dovuto tradurre in realtà la visione. "

tratto da J.E.Brown, La sacra Pipa, edz. Borla

Alce Nero (Nicholas Black Elk) apparteneva al ramo Oglala dei Teton Dakota, una delle divisioni più potenti della grande famiglia Sioux.

Sioux è di fatto un termine generico con cui si indicano molte tribù aventi un'origine comune e parlanti una stessa lingua: esso comprende le seguenti Nazioni, classificate di seguito in ordine di lingua: Assiniboin, Crow, Dakota, Hidatsa, Iowa, Kansa, Mandan, Missouri, Omaba, Osage, Oto e Ponca.

Fin dall'epoca delle loro migrazioni e delle guerre con le tribù vicine, i Dakota (gli alleati) si dividevano in sette rami costituendo quelli che sono chiamati i Sette Fuochi del consiglio (Otchenti Chakowin): gli Oglala, i Minneconjou, gli Ooahenopa, gli Uncpapa, i Brules, i Blackfeet e i Sans Arc. Nel XVI secolo questi si erano stabiliti alle sorgenti del Mississippi e nel XVII erano stati scacciati dal Minnesota e sospinti verso Ovest dai loro potenti nemici, i Chippewa. Abbandonate le foreste e le vie d'acqua, i Dakota, dimostrando notevoli capacità di adattamento, avevano sotituito il cavallo alle canoe di corteccia, e nel secolo XIX erano noti e temuti come una delle Nazioni più potenti delle praterie, tali da essere considerati i più temuti nemici dei Bianchi, apportando una storica resistenza alle frontiere del West...........
Nella grande visione che ho avuto in gioventù, quando avevo conosciuto solo nove inverni, c'era qualcosa la cui importanza col passar delle lune mi è parsa diventare sempre maggiore. Riguarda la nostra Sacra Pipa e l'importanza che essa riveste per la nostra gente.
Ci è stato detto dai Bianchi, o almeno da quelli che sono cristiani, che Dio mandò Suo Figlio agli uomini per ristabilire l'ordine e la pace sulla Madre Terra; e ci è stato anche detto che Gesù Cristo fu crocifisso ma che ritornerà al Giudizio Finale, alla fine di questo mondo o ciclo. Questo io lo capisco e so che è vero. Ma i Bianchi dovrebbero sapere che anche per la gente rossa, per volere di Wakan Tanka, il Grande Spirito, un animale si trasformò in una persona con due gambe per portare la Sacra Pipa alla Sua gente; e anche a noi è stato insegnato che questa Donna-Bisonte-Bianca che ci ha portato la Sacra Pipa riapparirà alla fine di questo mondo, e noi Indiani ora sappiamo che questo ritorno non è ormai lontano.
La maggior parte della gente la chiama "pipa di pace", tuttavia ora non c'è pace sulla Madre Terra, neppure tra vicini di casa e mi è stato detto che è trascorso molto tempo da quando la pace era nel mondo. Si parla tanto di pace tra i cristiani ma sono solo parole.
Può darsi però, e questa è la mia preghiera, che attraverso la nostra Sacra Pipa la pace giunga a quei popoli che sanno capire col cuore e non con la mente soltanto. Allora essi si renderanno conto che noi Indiani conosciamo l'unico vero Dio, e che lo preghiamo continuamente. Dovremmo capire bene che tutte le cose sono opera del Grande Spirito.
Dovremmo renderci conto che Egli è in tutte le cose: negli alberi, nelle erbe, nei fiumi, nelle montagne, e in tutti i quadrupedi e negli esseri alati; e, cosa anche più importante, dovremmo capire che Egli è al di sopra di tutte queste cose e di tutti gli esseri. Quando avremo fatto nostro tutto questo nel profondo del cuore, allora temeremo, ameremo e conosceremo il Grande Spirito e allora saremo, ci comporteremo e vivremo come Egli intende."
Alce Nero, Manderson, South Dakota, 25.12.1947

CANNUPA OLOWAN, la Sacra Pipa.

LA LEGGENDA DELLA PIPA

Una mattina molto presto, molti molti inverni fa, due Lakota erano a caccia con archi e frecce, e mentre scrutavano dall'alto di un colle la zona in cerca di selvaggina, videro qualcosa lontano che procedeva verso di loro in maniera molto strana e meravigliosa. Quando la cosa misteriosa si fu loro avvicinata videro che era una donna bellissima.
Era vestita di pelle di daino bianca e portava un involto sulle spalle. Era talmente bella che uno dei due Lakota fu colto da cattive intenzioni. Confidò all'amico il suo desiderio ma l'altro, che era buono, gli disse che non doveva farsi venire di quei pensieri perchè di certo quella era una donna molto Wakan (sacra). La misteriosa creatura adesso era molto vicina ai due. Posò a terra l'involto e chiese a quello con cattive intenzioni di andare da lei.
Come il giovane si avvicinò, lui e lei vennero avvolti da una grande nuvola che, sollevatasi poco dopo, rivelò la sacra donna e, là ai suoi piedi, l'uomo coi cattivi pensieri divorato da serpenti terribili e ormai ridotto alle sole ossa.
"Poni mente a quello che vedi - disse la strana donna all'uomo buono -. Sto andando dalla tua gente e desidero parlare al tuo capo Corno Cavo in Piedi. Va da lui e digli di allestire un grande tepee in cui adunare il popolo, preparatevi alla mia venuta. Desidero dirvi qualcosa di importante!".
Allora il giovane buono si recò al tepee del capo e raccontò tutto quello che aveva visto; disse anche che la donna sacra si accingeva a fare visita e che tutti si dovevano preparare. Allora il capo fece smontare parecchi tepee e con essi ne fece costruire uno grande, come ordinato dalla donna sacra. Mandò poi un banditore a dire al popolo di indossare gli abiti migliori e di adunarsi immediatamente nella tenda.
Naturalmente tutti erano eccitatissimi mentre attendevano l'arrivo della donna sacra: tutti si domandavano da dove venisse la donna misteriosa e quale messaggio avrebbe portato loro. Di lì a poco i giovani che si erano messi di vedetta per scorgere l'arrivo della wakan annunciarono di aver visto qualcosa che avanzava verso di loro con belle movenze, ed ecco che improvvisamente ella entrò nella tenda, la percorse tutta secondo il cammino del sole.....
( il muoversi secondo la parabola solare, cioè in senso orario, è compiuta dai sioux in quasi tutte le occasioni. Qualche volta tuttavia il movimento in senso antiorario viene fatto in alcune cerimonie e circostanze precedenti o seguenti una grande catastrofe. Questo movimento imita gli Esseri del Tuono che si comportano in modo antinaturale arrecando distruzioni. Ho visto questo nella Danza del Sole, quando sono entrati gli Heyoka, cioè i Contrari, cosi chiamati perché cercano di distrarre i danzatori infastidendoli e muovendosi al contrario. Nella cultura degli Indiani i Contrari servono perché danno equilibrio alla vita. Un Indiano che sogna o ha una visione in cui i Tuoni sono i protagonisti, diventa un Heyoka, e sono persone tenute in altissima considerazione all'interno di una tribù) - alex -
..... e si fermò di fronte a Corno Cavo in Piedi. Scaricò l'involto che portava sulle spalle e , reggendolo con tutte e due le mani davanti al capo disse: "Osservatelo e amatelo sempre! Esso è LELA WAKAN ( molto sacro ) e dovete trattarlo come tale. A nessun uomo impuro sarà mai permesso di posarvi gli occhi sopra, perchè questo involto contiene una pipa sacra. Con essa, negli inverni che verranno, invierete le vostre voci a Wakan Tanka, vostro Padre e Progenitore.
Detto questo, la donna misteriosa estrasse una pipa dall'involto, e anche una piccola pietra rotonda che pose a terra. Innalzando la pipa col cannello rivolto verso il cielo disse: " Con questa pipa sacra camminerete sulla Terra, poichè la Terra è vostra Progenitrice e vostra Madre, ed essa è sacra. Ogni passo mosso sopra di Lei dovrebbe essere come una preghiera. Il fornello di questa pipa è di pietra rossa; esso è la Terra. Inciso nella pietra e rivolto verso il centro c'è questo vitello di bisonte che rappresenta tutti i quadrupedi che vivono su vostra Madre. Il cannello della pipa è di legno e rappresenta tutto quello che cresce sulla Terra. E queste dodici penne che pendono qui dove il cannello si incastra nel fornello vengono da Wanbli Gleska, l'Aquila Chiazzata, e rappresentano l'aquila e tutti gli esseri alati dell'aria. Tutti questi popoli e tutte le cose dell'universo si uniscono a voi che fumate la pipa, tutti mandano le loro voci a Wakan Tanka. Quando pregherete con questa pipa pregherete per e con ogni cosa".
Allora la donna Wakan mise a contatto la base della pipa con la pietra rotonda che era a terra e disse " Con questa pipa sarete legati a tutti i vostri parenti: al vostro Progenitore e Padre (Tunkashila), allavostra Progenitrice e Madre. Questo sasso rotondo, che è della stessa pietra rossa del fornello della pipa, anch'esso vi è stato dato da vostro Padre Wakan tanka. Esso è la Terra, vostra Progenitrice e Madre, ed è dove voi vivrete e vi moltiplicherete. Questa Terra che egli vi ha dato è rossa, e gli esseri a due gambe che vivono sulla Terra sono pure rossi, e il Grande Spirito vi ha dato anche un giorno rosso e un SENTIERO ROSSO. Tutto questo è sacro, non dimenticatelo. Ogni alba che spunta è un sacro evento, e ogni giorno è sacro perchè la luce viene da vostro Padre Wakan Tanka; e dovreste ricordarvi anche che gli esseri a due gambe e tutti gli altri popoli che sono su questa terra sono sacri e dovrebbero essere trattati come tali. D'ora in avanti la pipa sacra sarà su questa Terra rossa, e gli esseri a due gambe prenderanno la pipa per mandare le loro voci a Wakan Tanka. Questi sette cerchi che sono sulla pietra sono pregni di significato perchè rappresentano i sette riti in cui la pipa sarà adoperata. Il primo cerchio grande rappresenta il primo rito che vi insegnerò, gli altri sei cerchi col tempo vi saranno rivelati direttamente Corno Cavo in Piedi sii buono col tuo popolo e onora questi doni perchè essi sono Wakan.
Con questa pipa gli esseri a due gambe si moltiplicheranno e a loro verrà tutto ciò che è buono. Wakan Tanka ti invia dal cielo questa pipa sacra affinchè tu possa avere la conoscenza. Devi essere sempre grato di questo dono. Ma ora, prima di andarmene, desidero darti istruzioni sul primo rito in cui il tuo popolo userà questa pipa. Deve essere per te un giorno sacro quando muore uno della tua gente. Allora dovrai custodirgli l'anima come ti insegnerò, e così facendo acquisterai molto potere; perchè se quell'anima sarà custodita essa aumenterà in te la cura e l'amore per il tuo prossimo.
Fin tanto che la persona, nella sua anima, viene custodita presso il tuo popolo, tramite lei potrai inviare la tua voce a Wakan Tanka. Deve essere un giorno sacro anche quando un'anima è liberata e torna alla sua casa, da Wakan Tanka, perchè quel giorno saranno rese sacre quattro donne che in futuro genereranno i figli i quali percorreranno il sentiero della vita in modo sacro, assurgendo a esempio del tuo popolo. Guarda me, perchè sono io che essi metteranno in bocca, ed è cosi facendo che diventeranno wakan. Colui che custodisce l'anima di una persona dev'essere un uomo buono e puro e deve adoperare la pipa in modo che tutto il popolo, con l'anima, mandi la propria voce a Wakan Tanka.
I frutti di tua Madre, la Terra, e i frutti di tutto quello che essa ha il potere di generare saranno benedetti in questo modo e allora la tua gente percorrerà il sentiero della vita in maniera sacra. Non dimenticare che Wakan Tanka ti ha dato sette modi per inviargli le tue voci. Fin tanto che lo ricorderai vivrai; il resto lo saprai da Wakan Tanka direttamente"
La donna sacra si accingeva a lasciare la tenda ma volgendosi di nuovo a Corno Cavo in Piedi disse: "Osserva questa pipa! Ricorda sempre quanto essa è sacra e trattala come tale perchè ti porterà fino alla fine. Ricorda: in me ci sono quattro età. Ora sto per andarmene ma mi volgerò a guardare il tuo popolo in ogni età, e alla fine, ritornerò".
Rifatto il giro della tenda in senso orario, la donna misteriosa partì ma, percorso un breve tratto, volse lo sguardo verso il popolo e si sedette. Quando si alzò il popolo vide con stupore che era diventata un vitello di bisonte rosso e marrone. Poi il vitello si allontanò, si sdraiò, si rotolò per terra voltandosi a guardare il popolo e quando si rialzò era un bisonte bianco. Il bisonte bianco riprese a camminare, si rotolò per terra e divenne un bisonte nero. Poi questo bisonte si allontanò ancora dal popolo, si fermò e, dopo essersi inchinato a ognuno dei quattro quadranti dell'universo, scomparve oltre il colle......

Per la Nazione sioux, come per altri popoli nativi del Nord america, la pipa (channunpa) rappresenta l ‘oggetto sacro per eccellenza, presente in tutte le cerimonie.
Secondo Alce Nero venne donata ai Lakota da Whope, Donna Bisonte Bianco, la bella, e anche nei racconti di altri informatori, pur con versioni un poco diverse, viene confermata questa origine.
Ella diede precise istruzioni sul modo di usarla e sulle funzioni; assicurò inoltre ai Lakota che sarebbe stata presente ogni volta che la pipa fosse stata usata nel modo sacro e avrebbe portato le loro preghiere a Wakan Tanka (il Grande Mistero).
Dopo la venuta di Whope i Wicasa Wakan ( uomini sacri ) istruirono il popolo sul modo giusto nel quale fabbricare altre pipe e sul modo di usarle e nominarono un custode della Sacra pipa, che avrebbe avuto il compito di mantenerla sacra e di usarla solamente nelle occasioni più importanti.
La Sacra Pipa donata da Whope, tramandata da generazione in generazione per centinaia d’anni con la realizzazione di varie copie, è oggi custodita in South Dakota dall’attuale incaricato.
La pipa è composta di due parti: il cannello, che rappresenta l’albero della vita e il fornello a forma di T o di L, che simbolizza il mondo, la creazione.
Il cannello solitamente è realizzato con legno d’acero, mentre il fornello è ricavato usando una pietra rossa chiamata inyan sha, in inglese pipestone, cioè catlinite, reperibile in un solo posto al mondo, a Pipestone, in Minesota.
Quando non è usata, le due parti sono conservate separate in una borsa di pelle di daino o di cervo decorata.
Poiché essa è dotata di grande potere e l’atto di collegarla equivale all’unione tra maschile e femminile, tra cielo e terra, tra mondo spirituale e mondo fisico, mantenerla collegata costituirebbe un sacrilegio.
Essa inoltre racchiude in sé altre simbologie: secondo Alce Nero, le penne che pendono dove il cannello si incastra nel fornello rappresentano tutti gli esseri alati, così che “ tutti questi popoli e tutte le cose dell’universo si uniscono a voi che fumata la pipa, tutti mandano le loro voci a Wakan Tanka.
I sioux fumano una mistura chiamata chanshasa, ottenuta prevalentemente con la corteccia interna essiccata del salice rosso alla quale vengono mescolate delle erbe aromatiche e, a volte, del tabacco.
La pipa, offerta alle quattro direzioni, al Cielo e alla Terra, viene passata di mano in mano in senso orario e, seguendo un preciso rituale, fumata da tutti, che in tal modo si uniscono come fossero una cosa sola ed entrano in contatto con il mondo spirituale e allo stesso tempo è il respiro del Grande Spirito.
Nella fumata cerimoniale si esprime anche la coscienza dell’ appartenere all’eterno fluire del tutto, simbolicamente raccolto nel fornello della pipa e condiviso attraverso il fumo.
Nell’ immaginario dei bianchi la Sacra Pipa è stata spesso identificata con la cosiddetta “pipa della pace”, il che è indubbiamente riduttivo, per quanto la pipa potesse essere intesa anche come strumento di pace e riconciliazione, visto che tenerla in mano collegata e accesa e dire il falso è considerato un sacrilegio, un’offesa a tutto l’esistente.
Come diceva il grande Uomo di Medicina – Lakota OGLALA PETAGA YOHA MANI : chiunque rispetti la Pipa, la onori se ne prenda cura, la ami, avrà una lunga vita. Un giorno camminerà con tre gambe ( cioè con un bastone ) e se continua a vivere su questa meravigliosa via, anche se avrà perso perduto la vista, i denti, e l’udito, potrà camminare come un animale a quattro gambe, usando due bastoni, la Via della Pipa è meravigliosa e allo stesso tempo è assai dura

Oyate wamayanka po! Popolo dovete guardarmi
Oyate wamayanka po! Popolo dovete guardarmi
Le cannupa ki le wakan yelo. Questa Pipa prima di voi, è sacra.
Oyate wamayanka po! Aeee Popolo dovete guardarmi

Oyate wamayanka po! Popolo dovete guardarmi
Oyate wamayanka po! Popolo dovete guardarmi
Le cannupa ki le wakan yelo. Questa Pipa prima di voi, è sacra.
Oyate wamayanka po! Aeee Popolo dovete guardarmi

Oyate wamayanka po! Popolo dovete guardarmi
Oyate wamayanka po! Popolo dovete guardarmi
Le cannupa ki le wakan yelo. Questa Pipa prima di voi, è sacra.
Oyate yanipi ktelo! Aeee Popolo tu vivrai