Associazione Sentiero Rosso ONLUS

Dal 1999 a fianco dei Nativi Americani

Viaggi nelle riserve dei nativi americani: programmi ed itinerari futuri

Dal 1999 nelle riserve indiane. Vieni con noi nelle riserve per aiutare i lakota, gli apache, i navajo, gli hopi, gli zuni, i cherokee ecc. a preservare la loro cultura, le loro cerimonie, la loro storia. 

 

Segui questa pagina per gli aggornamenti sui viaggi nelle riserve degli indiani d'America per il 2020

Luoghi e Località

Alcuni luoghi ed alcune località che solitamente visitiamo durante i nostri viaggi annuali nelle riserve dei nativi americani.

Libri

Sezione dedicata ai libri, soprattutto scritti da ragazzi  "freelance"

Richard Giago

Un grande artista, Oglala, che insegna ai ragazzi come fabbricare ed usare gli archi tradizionali, acquistabili da tutti.

The Quilt Maker

Le meravigliole coperte lakota fatte da Carol, che potete acquistare da lei direttamente.

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Sentiero Rosso, dal 1999 nelle riserve degli indiani d'America

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LA RICERCA DELLA VISIONE


L’Hanbleceya-pi – la cerimonia della ricerca della visione o digiuno della Pipa
L’ Hanbleceya il cui significato è “piangere per un sogno o visione”, anche chiamato “digiuno della pipa” fa parte dei sette riti sacri Lakota.
Veniva e viene spesso intrapresa dai giovani che passando dall’infanzia verso l’adolescenza e l’età adulta, cercano delle indicazioni sulla loro identità, delle indicazioni sulla strada da intraprendere nella loro vita, prima di importanti cerimonie come la Danza del sole e in passato la Danza degli spiriti, prima di azioni di guerra molto importanti.
La durata del rituale varia a seconda della volontà espressa anticipatamente dell’aspirante,da un minimo di un giorno e una notte a un massimo di quattro giorni e quattro notti.
L’aspirante si reca da un Wicasa wakan (uomo sacro) e con lui accorda la durata (che non dovrà essere più variata una volta decisa, per non compromettere il buon esito del rituale), ed se lui è d’accordo, gli impartirà tutte le indicazione per affrontare correttamente l’hanbleceya.
Solitamente ci si prepara prima facendo anche più di un rito inipi (capanna di sudore), per poi essere portati dall’ uomo sacro nel luogo per l’hanbleceya.
L’aspirante verrà lasciato lì da solo per tutta la durata del rito,confinato in perimetro delineato da quattro bacchette con appese le bandierine del colore di ciascuna direzione, ovest nero,nord rosso,gialla est,bianca sud e dove un filo con appese offerte di tabacco chiuderanno il perimetro..
Porterà con sé soltanto un mantello di pelle di bisonte (oggi è più comune il sacco a pelo), la sua pipa cerimoniale e una ciotola d’acqua.
Rimarrà lì per tutto il tempo stabilito senza bere ne mangiare, ma soltanto a pregare e ad concentrarsi sulla sua visione.
In questo periodo l’ uomo sacro lo assisterà a distanza spiritualmente.
Finito il periodo stabilito, l’uomo sacro ricondurrà l’aspirante a fare inipi e soltanto in quel momento l’aspirante gli racconterà ciò che ha visto e udito che a sua volta verrà interpretato e spiegato dall’uomo sacro