AGGIORNAMENTO AL 10.05.2018
Un giudice ha sentenziato che il passaggio della pipeline lungo il Missouri e quindi a Standing Rock, è una violazione della legg.
"The Standing Rock Sioux Tribe won a significant victory today in its fight to protect the Tribe’s drinking water and ancestral lands from the Dakota Access pipeline.
A federal judge ruled that the federal permits authorizing the pipeline to cross the Missouri River just upstream of the Standing Rock reservation, which were hastily issued by the Trump administration just days after the inauguration, violated the law in certain critical respects.
In a 91-page decision, Judge James Boasberg wrote, “the Court agrees that [the Corps] did not adequately consider the impacts of an oil spill on fishing rights, hunting rights, or environmental justice, or the degree to which the pipeline’s effects are likely to be highly controversial.”
The Court did not determine whether pipeline operations should be shut off and has requested additional briefing on the subject and a status conference next week.
“This is a major victory for the Tribe and we commend the courts for upholding the law and doing the right thing,” said Standing Rock Sioux Chairman Dave Archambault II in a recent statement. “The previous administration painstakingly considered the impacts of this pipeline, and President Trump hastily dismissed these careful environmental considerations in favor of political and personal interests. We applaud the courts for protecting our laws and regulations from undue political influence and will ask the Court to shut down pipeline operations immediately.”
The Tribe’s inspiring and courageous fight has attracted international attention and drawn the support of hundreds of tribes around the nation.
The Tribe is represented by the nonprofit environmental law firm Earthjustice, which filed a lawsuit challenging the U.S. Army Corps of Engineers for issuing a permit for the pipeline construction in violation of several environmental laws.
“This decision marks an important turning point. Until now, the rights of the Standing Rock Sioux Tribe have been disregarded by the builders of the Dakota Access Pipeline and the Trump administration—prompting a well-deserved global outcry,” said Earthjustice attorney Jan Hasselman. “The federal courts have stepped in where our political systems have failed to protect the rights of Native communities.”
The Court ruled against the Tribe on several other issues, finding that the reversal allowing the pipeline complied with the law in some respects.
The $3.8 billion pipeline project, also known as Bakken Oil Pipeline, extends 1,168 miles across North Dakota, South Dakota, Iowa, and Illinois, crossing through communities, farms, tribal land, sensitive natural areas and wildlife habitat. The pipeline would carry up to 570,000 barrels a day of crude oil from the Bakken oil fields in North Dakota to Illinois where it links with another pipeline that will transport the oil to terminals and refineries along the Gulf of Mexico.
Share away this great news with your family and friends!"
OTTOBRE 2016, SENTIERO ROSSO E' PRESENTE A STANDING ROCK
GUARDA L'INTERVISTA ESCLUSIVA AD ALEX WHITE PLUME, IDEATORE DELLA PROTESTA CONTRO LA DAPL, CHE HA RILASCIATO IN ESCLUSIVA A NOI DI SENTIERO ROSSO. CLICCA SULLA FOTO
#NODAPL!!!!
Sotto questa hashtag e sotto il grido “Water is Life” la nazione dei nativi americani Lakota insieme ai loro fratelli appartenenti alle altre nazioni dei nativi americani hanno iniziato una lunga protesta contro il governo americano a Standing Rock nella loro riserva nel North Dakota. I nativi protestano contro la decisione di costruire in territorio indiano un oleodotto per trasportare il greggio da lavorare. Il via libera ai lavori della costruzione, insieme al via libera, sono stati dati dal governo americano, attualmente sotto la giurisdizione di Obama, nel più completo silenzio. Nonostante l’inizio dei lavori avvenuto quest’anno, i nativi americani si sono subito attivati per protestare contro di esso con una grande campo nei pressi del grande cantiere. La preoccupazione della popolazione dei Nativi americani e delle associazioni ambientaliste che supportano la protesta è abbastanza chiara. L’enorme impatto ambientale che questo progetto comporta è chiaramente visibile a tutti, per non parlare degli incalcolabili danni che questo oleodotto potrebbe causare in caso di una rottura delle tubature, soprattutto nelle acque del fiume che vi scorre vicino. Purtroppo, come siamo abituati a leggere nei libri e a vedere nei documentari, a Standing Rock, la storia si sta ripetendo. Il Governo Americano, senza alcuna preoccupazione verso il popolo dei Nativi Americani, ha occupato quelle terre, da sempre appartenute alla nazione dei Lakota, violando i trattati e calpestando fisicamente ed ideologicamente sia i nativi americani, sia le loro ragionevolissime proteste. Oltre al grande problema dell’impatto ambientale, infatti c’è un’altra questione che i nativi americani ed in particolare i Lakota hanno molto a cuore, quelle terre, come tutta Madre Terra, sono per loro “terre sacre” dove da secoli loro vanno a pregare e a seppellire i loro morti. Ma al contrario dei tempi passati dove le cattiverie e le atrocità commesse dai soldati americani erano volutamente nascosti dal Governo ed anche ignorate dal resto della popolazione americana, questa volta, grazie all’aiuto della tecnologia e dei social network, la protesta ha preso una piega diversa. Sono molte le persone, in America e nel resto del mondo, che hanno aderito e supportano la protesta sotto l’hashtag “#NoDAPL” scrivendo e condividendo nei loro siti e nelle loro pagine virtuali i video e gli articoli che vengono da Standing Rock. Nei molti video amatoriali che vediamo sulle pagine ufficiali dei nativi americani, assistiamo ad una vera e propria violazione dei diritti umani, infatti nel contrastare i protestanti che in maniera pacifica cercano di ostacolare la costruzione dell’oleodotto, i militari americani e i poliziotti non risparmiano nessun mezzo. Abbiamo visto militari spruzzare nel viso di uomini, donne e bambini spray al peperoncino, enormi getti d’acqua fredda ed addirittura colpirli violentemente con manganelli, pugni calci e proiettili di gomma. Noi di Sentiero Rosso, da sempre al fianco dei popoli dei nativi americani, con delle collaborazioni che ormai durano da anni, non potevamo rimanere in silenzio di fronte all’ennesimo atto di violenza da parte del Governo degli Stati Uniti nei confronti dei Nativi Americani. Siamo già stati lì fisicamente, abbiamo parlato con alcuni attivisti, ed anche qui dall’Italia cercheremo d’informare e supportare questa grande protesta attraverso una pagina ad essa dedicata su questo sito. A breve caricheremo le foto e i video che abbiamo fatto al campo, oltre a riportare con gli articoli e i video che prenderemo dai canali ufficiali dei Nativi Americani.
SIMONE C.
#NODAPL !! WATER IS LIFE !!
NO DAKOTA ACCESS PIPELINE
Il progetto
La Dakota Access è una S.r.l. che sta sviluppando un nuovo oleodotto per il trasporto di petrolio greggio. Il percorso (la Route) della conduttura passa in 4 stati (North Dakota, South Dakota, Iowa e Illinois) e in 50 città e va dal North Dakota e precisamente dalle formazioni Bakken/Three Forks fino a Patoka nell’Illinois.
Il progetto prevedeva che la conduttura doveva essere pienamente funzionante entro il 2016 e che lo scopo era soddisfare i bisogni energetici dei consumatori degli US.
Doveva creare indotto economico statale e locale durante la costruzione e circa 156 milioni di dollari in vendite e imposte sul reddito.
Doveva creare forza-lavoro, dagli 8000 ai 12000 circa posti di lavoro per la costruzione e circa 40 posti permanenti e assicurare un trasporto sicuro del greggio.
Gli USA importano ancora la metà del petrolio che consuma al giorno e la DAPL fornirà un collegamento per colmare il divario tra ciò che produce come paese e ciò che consuma e rendersi indipendente.
La DAPL si presenta come nuovo modo di ridurre la quantità di greggio spedito su strada (camion) o strada ferrata e di aumentare la quantità fornita a mezzo conduttura. Statisticamente, riporta il team di progettazione, gli oleodotti sono il modo più sicuro ed efficace per il trasporto del greggio.
Il progetto inizia quando nel terzo trimestre del 2014 ci furono i primi incontri con gli Enti statali di autorizzazione. Mentre nel quarto trimestre del 2015 iniziarono i lavori. Per il quarto trimestre del 2016 era prevista la struttura in servizio.
Dietro il progetto c’è la Energy Transfer una società con sede in Texas che insieme alla DAPL si prefigge lo scopo di acquistare prodotti realizzati in America.
Le pipelines svolgono un ruolo fondamentale perché forniscono un collegamento critico tra le fonti energia e gli utenti/consumatori finali.
Senza condutture la maggior parte degli USA non avrebbe accesso al petrolio o al gas naturale e dovrebbero fare affidamento a fonti esterne (meno disponibili e più costose).
Oggi ci sono 190.000 oleodotti che operano negli US e le condutture sono progettate per durare diverse centinaia di anni e resistere a tutte le condizioni metereologiche estreme.
In caso di rottura e danni da parte delle tubature la DAPL e l’Energy Transfer ne rispondono al 100%. Il proprietario terriero è completamente indenne ad eccezione di dolo o danno intenzionale.
La conduttura sarà interrata e coperta ad un minimo di 1 metro circa e di più se attraversa zona agricola, strada, fiumi, laghi o corsi di acqua.
La zona cuscinetto che è quella zona riservata per la costruzione e notifica al proprietario va da 582 m per ogni parte dalla linea centrale della conduttura.
Il progetto prevede la figura degli agenti di terra e per facilitare i permessi volontari di indagini preliminari
Il ruolo di un agente di terra è di servire come il principale punto di contatto con i proprietari terrieri lungo il percorso proposto dalla DAPL.
Le indagini civili, ambientali e culturali lungo il percorso sono necessari per completare i requisiti di stato per un percorso ragionevole e di scoprire eventuali restrizioni dei documenti. Gli scienziati ambientali che conducono un sondaggio sono alla ricerca di zone umide, specie in pericolo e habitat. L'indagine culturale comprenderà gli archeologi alla ricerca di prove di artefatti, cimiteri e altri siti storici.
Un sondaggio non impegna il padrone ad accettare qualsiasi forma di servitù e nel complesso facilita il percorso della conduttura al fine di evitare problemi di proprietario.
LUCIA G.
LA PROTESTA DI STANDING ROCK
LA DAPL ha un ufficio a BIsmark,nel ND, dal quale gli impiegati gestiranno i permessi di lavoro e le fasi della costruzione.
Per Il ND si prevede un conduttore che coprirà 346 miglia (circa 560 km) per un costo di 1.4 billion di dollari e la creazione di 4000 posti durante la fase di costruzione.
La costruzione è iniziata a maggio nel 2016 nonostante le proteste dei residenti di Standing Rock.
La conduttura dovrebbe trasportare circa 500.000 barili di greggio al giorno dal North Dakota fino in Illinois, attraversando il Lago Oahe e il fiume Missouri mezzo miglio a monte della riserva Soiux di Standing Rock. Il fiume Missouri è la principale fonte di acqua potabile e di irrigazione per gli 8.200 residenti della Riserva di Standing Rock. L’oleodotto dovrebbe pompare una stima di 17.000 litri di petrolio al minuto sotto questa fonte d'acqua, che sarebbe devastato da una fuoriuscita o perdita. Questo progetto rappresenta una seria minaccia ambientale e disturberà necropoli e siti sacri sulle terre ancestrali.
Il 26 luglio 2016 gli US Army Corps of Engineers ha dato la sua approvazione per eseguire il pezzo della DAPL sottostante il Lago Oahe, in violazione del diritto federale. Il giorno dopo, il 27 luglio, la Standing Rock Sioux Tribe ha presentato una denuncia alla corte federale alla ricerca di un'ingiunzione per fermare la costruzione. L'azione legale della tribù è stato eseguita da un movimento pacifico in rapida crescita.
Ora ci sono migliaia di persone accampate fuori a Standing Rock, tra sostenitori internazionali e rappresentanti di centinaia di tribù indigene in tutto il continente nordamericano. Questi “protettori dellì acqua sono impegnati giornalmente in preghiere, azioni quotidiane pacifiche non violente per fermare la costruzione. La preghiera, diverse pratiche spirituali indigene, e il dovere di proteggere i luoghi sacri e le risorse naturali sono al centro di questo movimento. Di contro, i loro sforzi pacifici si sono scontrati con la forza e la violenza per mano degli addetti alla sicurezza degli enti privati a guardia dell’oleodotto. In un incidente il 3 settembre, i lavoratori edili DAPL hanno scavato un pezzo di terra tribale, distruggendo luoghi sacri e cimiteri. I protettori d'acqua che hanno tentato di fermare i bulldozer sono stati affrontati da forze di sicurezza private che hanno usato lo spray al pepe contro di loro e aizzato i cani. A seguito della notizia dell'incidente, il giornalista che ha coperto la storia e ha filmato gli attacchi è stato accusato di violazione di domicilio e disordini da parte delle autorità del Nord Dakota.
La repressione sta diventando sempre più militarizzata e ci sono stati centinaia di arresti, feriti, attacchi di cani, spray al pepe, perquisizioni, e altre violazioni dei diritti civili. Il 23 ottobre l'ufficio dello sceriffo della contea di Morton ha annunciato l'intenzione di intensificare la loro risposta chiamando forze di polizia supplementari da sei Stati per affrontare i protettori d'acqua di Standing Rock.
NO ALLA PIPELINE CHE INQUINERA' L'ACQUA NELLE RISERVE DEL DAKOTA
Importante appello della Nazione Oglala che ci è stato inviato da White Plume.
No DAPL!
Calling people of all faiths and all races to join with the seven councils of the Great Sioux Nation (Oceti Sakowin) and hundreds of other Native American tribes and indigenous peoples across the world uniting to defend the sacred water (mni wiconi) and land on the Standing Rock Sioux Tribal homelands in North Dakota. Your prayers and active support are needed to halt the continued destruction of natural resources vital to life of all peoples living today and to come in future generations. Send light please!
Be aware the corrupt corporate-government-media alliance is contriving a false story painting the peaceful defenders camped along the Missouri River as a threat to national security of the United States. Yesterday, Homeland Security ordered state health officials out of the camp, where they had been providing clean drinking water and public health services to the men, women and children camped there.
This is an apparent build up to a false flag event!
The only armed, and militarized forces belong to the hundreds of law enforcement officers constantly surveilling the campgrounds.
Here are pictures taken yesterday by our photographer John Heminger showing the camp of nonviolent defenders, and including a drill to get elderly, women and children safely across the river in the event of an attack by government forces.
Here is what John has to say about the kids pictured during the drill:
“These are the saddest pictures I have ever taken. These are pictures of the children from many tribes who have gathered at Oceti Sakowin Camp at Standing Rock Sioux Tribe. Today they had a practice drill of getting the children to the river at the narrowest point of the Cannon Ball River to try to find a shallow enough place for the children to cross in case the (government) uses military force to remove the people. The men in the picture volunteered themselves to swim the river to check the depth of the river at places up and down the river and to feel with their feet of any underwater trees or obstructions.”
Also, please read this call by the legal team to bring in United Nations observers to document human rights violations by the US regime upon its own citizens.
Urgent Appeal for International Observers
Dakota Access Pipeline Resistance
Standing Rock, North Dakota
Contact:
Joseph White Eyes 605-230-0812
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Michelle Cook 914-334-0888
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Carolyn Raffensperger 515-450-2320
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We, the Indigenous defenders of the land and water within the traditional treaty lands of the Oceti Sakowin, make an urgent appeal to the international community to assist us in facing a human rights crisis. Dakota Access is trying to put a crude oil pipeline under the Missouri River. This is a dire threat to the drinking water and future generations of the Oceti Sakowin who have lived here for generations.
For the past few days there has been unidentified air-craft circling the camp and we've been surrounded by federal and state police. We believe the elders, women and children present at this peaceful assembly could be under threat and in danger of imminent harm and possible violence from state and federal police (including Homeland Security) as well as private security. The Governor of North Dakota has issued a state of emergency and closed roads and restricted freedom of movement. We are unarmed. We do not have cell phone service or wifi. We are unable to communicate and document for the world community this peaceful assembly.
We are committed to peaceful defense of our water and our territory.
We urgently seek national and international human rights observers to come. We need United Nations' rapporteurs, NGOs (especially Indigneous NGOs), and Churches, to be aware of the rapidly escalating dangers facing this peaceful gathering. Please come and bear witness.