Associazione Sentiero Rosso ONLUS

Dal 1999 a fianco dei Nativi Americani

Viaggi nelle riserve dei nativi americani: programmi ed itinerari futuri

Dal 1999 nelle riserve indiane. Vieni con noi nelle riserve per aiutare i lakota, gli apache, i navajo, gli hopi, gli zuni, i cherokee ecc. a preservare la loro cultura, le loro cerimonie, la loro storia. 

 

Segui questa pagina per gli aggornamenti sui viaggi nelle riserve degli indiani d'America per il 2020

Luoghi e Località

Alcuni luoghi ed alcune località che solitamente visitiamo durante i nostri viaggi annuali nelle riserve dei nativi americani.

Libri

Sezione dedicata ai libri, soprattutto scritti da ragazzi  "freelance"

Richard Giago

Un grande artista, Oglala, che insegna ai ragazzi come fabbricare ed usare gli archi tradizionali, acquistabili da tutti.

The Quilt Maker

Le meravigliole coperte lakota fatte da Carol, che potete acquistare da lei direttamente.

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Sentiero Rosso, dal 1999 nelle riserve degli indiani d'America

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IL PEYOTE

Il Peyote è un piccolo cactus carnoso senza spine che cresce nei deserti rocciosi e tra i monti del Messico settentrionale, le cui potenti proprietà allucinogene erano note agli Atzechi che ne facevano largo uso in molte cerimonie, la descrizione botanica risale al 1845 classificandolo come Echinocactus Williamisii e in seguito Anhoalonium Lewini, appartenente al genere Lophaphora delle Cactacee. Di colore blu-verde scuro, bianco o rosato e di forma globulare cresce nelle regioni semi-desertiche del nord e del centro del Messico, e nel sud degli Stati Uniti. Essendo un cactus, cresce senza difficoltà anche in ambienti molto caldi necessita di pochissima acqua e di un apporto minimo di elementi nutritivi. Nella prima fase della vita il peyote è coperto di piccole spine che vengono progressivamente sostituite da prolungamenti lanosi. I fiori sono generalmente simili a piccole margherite di color bianco-pallido o rosaceo.
peyote
Nel suo stato naturale il peyote raramente affiora dal terreno per più di 2-3 cm., la radice della pianta è interrata (fino ad una profondità di 20 - 25 cm.). La parte che fuoriesce dal terreno (comunemente detta 'boton') è quella che viene tagliata e consumata sia fresca che disseccata. Le prime notizie della sua esistenza furono date da cronisti spagnoli nel XVI secolo che ne parlano come di una pianta dalle proprietà diaboliche, poi il medico reale Francisco Hérnandez ne studiò le proprietà e lo classificò come pianta medicamentosa chiamandolo Peyotl Zacatencis, ma il Vicere di Spagna tentò di estirparne l'uso religioso tra gli Atzechi e gli altri indigeni proibendolo con scarsi risultati e le cerimonie del peyote sono sopravvissute ad ogni persecuzione. Infatti i tentativi protratti, ed estremamente violenti, di estirparne il consumo fallirono, al punto che il suo uso finì per estendersi dal sud del Messico, attraverso il nord America, alle pianure centro-occidentali del continente fino al Canada. Ma non più di 150 anni fa il consumo di peyote negli Stati Uniti poteva essere punito con l'impiccagione. Comunque anch'esso è stato cristianizzato presso gli indigeni della Sierra convertiti ed è divenuto Santo Nino del Peyotl, ma rimane la sua antica origine mitologica come Juculì, la pianta che il Padre Sole Ono Rugame ha lasciato agli uomini per curare i loro mali quando abbandonò la terra ed è l'unico mezzo per comunicare direttamente con le divinità e gli spiriti.
peyote

La risposta agli sforzi ufficiali di eradicazione dell'uso del peyote fu la creazione di una chiesa formale (la Native American Church, Chiesa dei Nativi Americani, o NAC) che, dopo un lunghissimo contenzioso legale, ebbe riconosciuto dagli organi legislativi il diritto di continuare a celebrare i riti religiosi delle popolazioni aborigene dell'america pre-colombiana, fra cui le cerimonie basate sull'uso collettivo del peyote. Anche oggi le riunioni liturgiche della NAC si svolgono in tende nel deserto, dopo il tramonto del sole. Qui il peyote viene consumato durante la notte e tutti i partecipanti chiedono agli dei la forza necessaria per essere Esseri Umani migliori, per affrontare i problemi che li affliggono (alcolismo, dipendenze, infermità, malattie) e per divinare il futuro. Esso produce visioni di vario tipo: luci, colori fino a vere allucinazioni che iniziano con un grande benessere, estrema sensibilità e rilassamento che favorisce la coscienza introspettiva; dopo circa tre ore possono iniziare le visioni cromatiche e geometriche che si trasformano fino a immagini fantastiche, a seconda della disponibilità e la percezione di colui che lo ingerisce. Per i Tarahumara è una pianta prodigiosa che possiede un'anima Iwigla, parla e canta durante la crescita e si fa riconoscere dai cercatori peyoteros. Alcuni giurano di averci conversato durante il trasporto dopo la raccolta, che è sempre preceduta da astinenze e riti di purificazione per entrare nelle zone sacre dove cresce e che solo i grandi sciamani conoscono. Durante la raccolta gli sciamani e gli assistenti peyoteros ingeriscono piccole quantità di peyote fresco accompagnandole a grandi bevute di tesguino attorno ad un piccola croce ed un fuoco eseguendo il dutuburi e altre danze sacre, poi tornano al villaggio per vendere una parte del raccolto festeggiati da tutta la comunità, ma la pianta acquista le sue piene proprietà con l'essiccazione che precede la sua consacrazione in una grotta segreta e da quel momento può essere utilizzata solo dagli sciamani. Durante la conservazione, al peyote vengono offerti cibo, bevande e tabacco, mentre acquista le sue proprietà allucinogene e magiche che potrebbero provocare anche la morte a coloro che lo toccano senza esserne iniziati.
peyote
Quando è pronto all'uso cerimoniale o curativo viene sacrificata una vacca e si celebra una festa con libagioni e bevute di tesguino che precedono le danze sacre del dutuburi attorno a tre croci in uno spiazzo sacro e se la cerimonia è importante vi partecipano anche i danzatori sacri iniziati Matachines. Poco distante vengono piantate altre due croci dedicate a Dio e al peyote, davanti le quali viene posto il vaso che lo contiene, poi viene portato a pezzi il bue sacrificato e destinato ai peyoteros, mentre viene eseguita la danza del peyote hikuli nawakebo attorno al fuoco e che precede l'ingerimento dell'allucinogeno accompagnato dal tesguino, dopo di che tutti formano un circolo al centro di cui lo sciamano ritma con il suo bastone sul vaso contenente la pianta e la danza ricomincia a coppie che alternano il Duturbi con il Matachine fino all'alba. Appena giorno l'effetto del peyote è svanito e, dopo che tutti hanno mangiato e bevuto tesguino, lo sciamano comincia le cure dei pazienti colpendoli leggermente sul capo con il suo bastone sacro e a ciascuno indica i rimedi per la propria malattia, infine compie alcuni movimenti magici con il bastone rivolto al sole che si alza per tre volte e tutti si lavano volto e mani per purificarsi, poi la luce si spande sulle montagne e ne penetra gli anfratti e le gole, la Barranca del Cobre si apre magnificamente al giorno assieme agli altri canyon e la Sierra Madre si sveglia mentre gli spiriti dei Tarahumara. si dissolvono nei loro eterei rifugi. A tutt'oggi la legge messicana assicura il diritto di possedere e consumare peyote per scopi religiosi solo ai membri della NAC, che abbiano almeno il 25% di sangue indio.